sullo sportello unico dell’edilizia, per la digitalizzazione del Paese, l’apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche, l’emergenza del dissesto idrogeologico, la semplificazione burocratica e per la ripresa delle attività produttive. In breve ad a seguito di richieste di chiarimenti in redazione, si sottolinea che con il Decreto Sblocca Italia:
- la manutenzione straordinaria comprende anche il frazionamento o l’accorpamento di unità immobiliari con opere e con aumento di carico urbanistico, purché non sia modificata la volumetria complessiva degli edifici e si mantenga l’originaria destinazione d’uso. Essi si attuano con Cila e con Scia. Allo sportello unico si presenterà la Cila (Comunicazione Inizio Lavori Asseverata) se i lavori non si eseguono sulle parti strutturali, mentre si presenterà la Scia (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) se l’intervento interessa le strutture. Post lavori eseguiti, la comunicazione Cila o Scia è valida anche ai fini dell’aggiornamento catastale . Il privato è svincolato da questa registrazione che compete al Comune, il quale inoltrerà la documentazione all'Agenzia del Territorio.
- per gli interventi di conservazione sono previsti la riqualificazione nel pubblico interesse. Il proprietario può eseguire solo opere edili "conservativi", con l' esclusione della demolizione e/o ricostruzione ad eccezione di improrogabili motivazioni di ordine statico od igienico sanitario;
- l’intervento di ristrutturazione precedentemente soggetto a permesso di costruire è modificato appunto con il punto 1) manutenzione straordinaria che ammette frazionamenti ed accorpamenti con presentazione di CILA o SCIA;
- è ammesso il rilascio del permesso di costruire in deroga agli strumenti urbanistici per interventi di ristrutturazione edilizia ed urbanistica in aree industriali dismesse. La deroga può riguardare anche le destinazioni d’uso. Prorogati i termini di inizio e di fine lavori qualora gli stessi non possano essere iniziati o conclusi per cause e/o iniziative imputabili all’amministrazione o all’autorità giudiziaria rivelatesi poi infondate.