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Idrico

Idrico (5)

Ogni 10 anni circa, è buona norma igienica e funzionale, pensare al rifacimento del bagno sostituendo:

  • gli impianti di carico e scarico;
  • i pezzi igienici;
  • le piastrelle dei rivestimenti e dei pavimenti.

E' rarissimo ristrutturare il bagno ridotto come nell'illustrazione seguente.

Molto spesso il rifacimento del bagno, ristrutturato da poco e pertanto ancora efficiente dal punto di vista impiantistico, consiste solo nella sostituzione della vasca trasformandola in doccia - più agevole soprattutto per gli anziani - oppure nell'incapsulare sia la vasca da bagno o il piatto doccia in corian antiscivolo.

Il corian è un materiale:

  • atossico;
  • igienico;
  • resistente;
  • sagomabile;
  • riparabile.

E' completamente antiscivolo e pertanto è ottimo, previa sagomatura, per l'incapsulamento del piatto doccia o della vasca da bagno.

Il corian, come già descritto nei precedenti articoli, non è soltanto un materiale di impiego attualissimo per il bagno ma anche e soprattutto per le cucine ed in special modo per il top. Le scale interne in corian ma anche per arredare il giardino con gradini sinuosi o sagomati sono sempre più richieste nella progettazione ed inoltre è presente nei più svariati complementi di arredo con sculture dal design fantasioso, complete di illuminazione interna e con infinite possibilità creative.

Cosa fare per riuscire a contenere i costi della bolletta dell'acqua fino a 15,00 euro? Di seguito, si consigliano i seguenti accorgimenti per evitare gli sprechi per ridurre i consumi dell'acqua:

Lunedì, 23 Dicembre 2013 12:16

Idraulico fai da te bagno : il Lavabo otturato

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Idraulico fai da te bagno : il Lavabo otturato

Nessun rimedio meccanico forzato nè costosi, ma pochi semplici gesti alla portata di tutti, per sbloccare lo scarico del lavandino oppure il lavello della cucina. E' un rimedio efficace, veloce, economico e soprattutto consigliato dall'idraulico esperto che, in tempo di crisi, senza alcuna speculazione, ti ispira fiducia.

Aspirare Cattivi Odori Bagno - Spiffero

Qualsiasi cassetta di risciacquo in commercio può essere collegata con l’aspiratore 12V AC per l’evacuazione dei cattivi odori che si generano

Ristrutturazione Bagno: Rifare l' Impianto Idrico

Ristrutturazione Bagno: Rifare l' Impianto Idrico. Prorogate le agevolazioni fiscali ed in basso, tra gli articoli correlati, tutto sulla proroga agevolazioni fiscali 2020.

La ristrutturazione del bagno con detrazione del 50% si avvale delle pratiche snellite e veloci della recente normativa (Legge 11 novembre 2014, n. 164) e successive, che abbattono alcuni costi, previsti dall’attuale norma: il Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia (D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380).

Per la Ristrutturazione Bagno, ancor prima di entrare nel dettaglio tecnico, su un protagonista: " L'acqua " . Essa è tra le risorse naturali più importanti e presenti sulla Terra e per soddisfare un edificio, vengono erogate da impianti privati di captazione oppure dall'acquedotto.

Nella progettazione del manufatto edilizio, si prevede e si calcola adeguatamente  se la zona è carente di pressione e se l'acqua è insufficiente per le normali esigenze dell'utenza. Il calcolo un impianto di pompaggio avrà un primo dimensionamento delle tubazioni idriche (vedasi i software disponibili in commercio per "Calcolo delle reti di distribuzione acque").

 Gli impianti idrici negli edifici , provvedono a prescindere dalla destinazione d'uso:

  • all'adduzione e distribuzione di acqua calda e fredda per bagni e cucine;
  • allo scarico delle acque utilizzate;
  • allo smaltimento delle acque meteoriche.

La qualità delle acque sono disciplinate dal DECRETO LEGISLATIVO 2 febbraio 2001, n. 31.
"Attuazione della direttiva 98/83/CE relativa alla qualità delle acque destinate al consumo umano." Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 52 del 03-03-2001 .

In pratica il Decreto monitora le acque destinate al consumo umano al fine di proteggere la salute umana dagli effetti negativi derivanti dalla contaminazione delle acque, garantendone la salubrità e la pulizia.

L'art. 2 sancisce le seguenti definizioni riportate testualmente:

a) "acque destinate al consumo umano":

1) le acque trattate o non trattate, destinate ad uso potabile; per la preparazione ,di cibi e bevande, o per altri usi domestici, a prescindere dalla loro origine, siano esse fomite tramite una rete di distribuzione, mediante cisterne, in bottiglie o in contenitori;
2) le acque utilizzate in un'impresa alimentare per la fabbricazione, il trattamento, la conservazione o l'immissione sul mercato di prodotti o di sostanze destinate al consumo umano, escluse quelle, individuate ai sensi dell'articolo 11, comma 1, lettera e), la cui qualità non può avere conseguenze sulla salubrità del prodotto alimentare finale;

 

b) "impianto di distribuzione domestico": le condutture, i raccordi, le apparecchiature installati tra i rubinetti normalmente utilizzati per l'erogazione dell'acqua destinata al consumo umano e la rete di distribuzione esterna. La delimitazione tra impianto di distribuzione domestico e rete di distribuzione esterna, di seguito denominata punto di consegna, è costituita dal contatore, salva diversa indicazione del contratto di somministrazione;

c) "gestore": il gestore del servizio idrico integrato, così come definito dall'articolo 2, comma 1, lettera o-bis) del decreto legislativo 11 maggio 1999, n.152, e successive modifiche;

d) "autorità d'ambito": la forma di cooperazione tra comuni e province ai sensi dell'articolo 9, comma 2, della legge 5 gennaio 1994, n. 36, e, fino alla piena operatività del servizio idrico integrato, l'amministrazione pubblica titolare del servizio".

Tale normativa non si applica:

 

a) alle acque minerali naturali e medicinali riconosciute;

b) alle acque destinate esclusivamente a quegli usi per i quali la qualità delle stesse non ha ripercussioni, dirette od indirette, sulla salute dei consumatori interessati, individuate con decreto del Ministro della sanità, di concerto i Ministri dell'industria, del commercio e dell'artigianato, dell'ambiente, dei lavori pubblici e delle politiche agricole e forestali.

Per la lettura integrale del Decreto si rimanda l'utente al portale ministeriale www.governo.it

 

Che cosa è l'acqua "non potabile"

 

E' l'acqua che non è destinata al consumo delle persone. Essa, in ogni caso, non deve contenere alcuna sostanza nociva o dannosa per chi ne venga a contatto.

L'uso di tali acque è per:

 

  • reti antincendio;
  • impianti di irrigazione o innaffiamento;
  • alimentare orinatoi e vasi;
  • tubazioni e circuiti degli impianti di riscaldamento;
  • vari usi ad eccezione di quelli destinati alle persone.

 

Che cosa è l'aqua "potabile"

 

Si intende l'acqua destinata al consumo umano, di qualunque origine oppure manipolate con prodotti o sostanze destinate al consumo umano e che rispondono ai valori limiti stabiliti dalle norme UNI 9182

 

Molto spesso, assaporiamo e gustiamo l'acqua in modo diverso. In pratica anch'essa è dotata di caratteristiche organolettiche come i cibi. E' la "durezza" presente in essa che, con processi fisici e chimici può essere ridotta od eliminata. (Leggi l'articolo: Impianti e sistemi di trattamento delle acque).

 

Il Rifacimento del Bagno

 

Nell'intento del presente testo di fornire un'infarinatura sulla progettazione di una ristrutturazione del bagno, affrontiamo l'argomento tenendo presente:

a) le reti di adduzione e distribuzione con i vari tipi di materiali;

b) e le reti scarico e ventilazione artificiale.

Le tubazioni impiegate per la prima rete sono in acciaio zincato, in PVC o in rame. Si consiglia di non utilizzare mai l'uso combinato di ferro zincato e di rame, in quanto si generano fenomeni elettrochimici non desiderati. Si escludono anche le tubazioni in piombo perchè sono tossiche.

Per consentire l'interramento le tubazioni hanno rivestimento esterno catramato. Clicca sulle immagini per ingrandirle.

 

Ristrutturazione Bagno: Rifare l' Impianto Idrico Ristrutturazione Bagno: Rifare l' Impianto Idrico
Ristrutturazione Bagno: Rifare l' Impianto Idrico Ristrutturazione Bagno: Rifare l' Impianto Idrico
Ristrutturazione Bagno: Rifare l' Impianto Idrico

 

Le tubazioni utilizzate per la rete di scarico sono in ghisa e in PVC (sopratutto per la rete di ventilazione artificiale) e distinguiamo i seguenti componenti per il rifacimento bagno :

 

  • colonna di scarico o colonna fecale con diametro 100 mm che raccoglie le acque di tutti i sanitari del bagno, oltre a quelle dei piani sovrastanti per convogliare il tutto al collettore fognario orizzontale;

  • diramazione di scarico che collegano i singoli pezzi igienici alla colonna di scarico anche a mezzo di una braca di innesto. Le diramazioni hanno diametro 30 mm e la braca diametro 100 mm;

  • colonna di esalazione primaria con tubazione che collega la parte superiore della colonna di scarico con l'atmosfera attraverso il solaio di copertura;

  • colonna di ventilazione che sfociando anch'essa sulla copertura dell'edificio, è la tubazione di areazione;

  • sifone o pozzetto d'ispezione posto lungo i percorsi delle diramazioni di scarico per manutenzioni nel tempo. Infatti serve per creare un ostacolo al passaggio degli odori sgradevoli in forza della presenza di acqua residua nella suo bacino, il cui ristagno ostruisce la sezione di passaggio dell'odore stesso. Altro pregio del sifone è che consente il recupero di oggetti che dovessero cadere nello scarico.

    A tal proposito si utilizzano gli sturalavandini come le molle di acciaio ad esempio, mentre impiegheremo prodotti chimici nel caso in cui l'ostruzione fosse costituita da residui organici e sporco in genere, che formano dei veri e propri tappi resistenti anche all'acqua calda.

    I sifoni sono facilmente ispezionabili e smontabili.

Ristrutturazione Bagno

Soluzioni economiche per il  Rifacimento Bagno

 

Progettazione OnLine

In media, ogni circa 10 anni, si presenta la necessità della "ristrutturazione del bagno". Vi sono casi in cui l'impianto si presenta in ottimo stato oppure non è per niente efficiente.

Molto spesso sono solo i pezzi igienici e/o sanitari a presentarsi degradati ad esempio la vasca risulta arruginita, scheggiata, lesionata, bucata o ruvida.

Se l'impianto e la pavimentazione risultano discrete, la ristrutturazione del bagno è più semplice e meno onerosa. Vi è, da oltre 20 anni, una soluzione innovativa che prevede l'innesto di una vasca nella vasca ed anche la sovrapposizione del piatto doccia su quello vecchio.

Non sono previsti, e quindi si risparmiano i consistenti lavori di muratura, gli interventi dell’idraulico e del piastrellista, oltre all'angoscioso problema della ricerca delle piastrelle uguali a quelle del vecchio bagno. Chi ha beneficiato della soluzione suddetta ha ottenuto il risultato di una vasca nuova senza neanche immaginare che sia stata sovrapposta. Il sistema è a tenuta stagna, senza infiltrazioni e si innesta con le vecchie tubazioni. La piletta ed il troppo pieno, vengono invece sostituiti.

E' previsto anche il taglio del vecchio impianto all'interno della vecchia vasca se troppo usurato, arruginito, e con carico e scarico inadeguato, senza procedere alla demolizione e sostituzione delle piastrelle. Infatti si tagliano e sostituiscono tali tratti con nuove tubazioni del diametro di 30 mm.

 

Sostituire la vasca durante il rifacimento del bagno

 

Le vasche da bagno che si sovrappongono alle vecchie e quindi di forma e misura desiderata, sono in metacrilato colato (PMMA) di spessore di 6 mm che viene modellato e termoformato (prende forma a caldo) su stampi in alluminio, con tutte le misure delle vasche in commercio. La seconda fase prevede il rinforzo con spruzzo contemporaneo del vetro e della resina, appunto vetroresina, per uno spessore che deve raggiungere i 3 cm.
Pasta siliconica, sigillante e antimuffa si impiegano per ottenere un risultato a regola d'arte e di eccellente rifinitura.
Per la sicurezza, esse sono dotate anche di fondo antiscivolo.

 

Stesso procedimento avviene per la sostituzione del piatto doccia mediante sovrapposizione con quello vecchio.

Gli interventi di manutenzione straordinaria per i lavori in casa per il "rifacimento del bagno" tipo completa sono:

 

 

  1. smontaggio delle rubinetterie e dei pezzi igienici;
  2. demolizione del rivestimento e del pavimento con sottostante massetto;
  3. spicconatura dell'intonaco;
  4. rimozione delle tubazioni di carico e di scarico esistenti;
  5. smontaggio dei corpi radianti (termosifone);
  6. rimozione tubazioni carico e scarico;
  7. tiro in alto, calo in basso con trasporto a rifiuto dei materiali demoliti;
  8. rifacimento impianto di distribuzione acqua calda e acqua fredda;
  9. preparazione delle pareti per la posa dei rivestimenti;
  10. massetto;
  11. guaina impermeabile di protezione;
  12. posa in opera di pavimenti e rivestimenti;
  13. montaggio dei pezzi igienici e delle rubinetterie;
  14. tinteggiatura soffitto e pareti (se non rivestite a tutta altezza);
  15. montaggio di plafoniera o appliche a parete.

Le lavorazioni su indicate sono presenti e utilizzabili nel programma gratuito fornito tra i Servizi Gratis "Preventivi Lavori Edili"

 

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Fonte: www.governo.it - www.remail.it


Enrico Mecheri Architetto

 

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