user_mobilelogo
Sabato, 06 Luglio 2013 08:53

Punti Dispersione Termica Edifici

Scritto da
Vota questo articolo
(1 Vota)

Sono 4 i punti di dispersione termica degli edifici. Per contrastare e per ridurre i ponti termici, bisogna intervenire su ognuno di essi, con esperienza e professionalità, considerando:

  • materiali di costruzione;
  • gravità del problema;
  • esposizione del manufatto edilizio o della casa.

E' opinione diffusa che per isolare un edificio od il proprio appartamento, ci si appresta a valutare costi proibitivi.

I lavori possono essere programmati in vari step o fasi successive, privilegiando le priirità in assoluto, come ad esempio il tetto.

Innanzitutto definiamo i 4 punti di dispersione termica che sono:

  1. il tetto spiovente o le coperture piane;
  2. i solai;
  3. le finestre;
  4. le pareti.

Analizziamo brevemente ognuno di essi.

Il tetto spiovente o le coperture piane, praticabili e non, sono le maggiori zone di dispersione teermica di un edificio. Il corretto isolamento degli stessi, sia in fase di costruzione od in fase di intervento successivo, sono fondamentale per il risparmio energetico e per il comfort interno.

Per quanto concerne i solai invece, anche le varie solette di interpiano rappresentano punti critici di dispersione. I materiali da impiegarsi oltre alla struttura portante (che può essere calcestruzzo armato, acciaio, legno, ecc..) devono garantire un buona tenuta termica ma al contempo devono garantire anche la traspirabilità, col fine di evitare i fenomi di condensa.

Oggi sono presenti in commercio isolanti sia a pavimento che a soffitto. In gergo tecnico si dice: pannelli isolanti applicati sia all'estradosso che all'intradosso del solaio.

Per le finestre invece, è con i vetri non idonei che si hanno maggiori superfici di dispersione termica in casa.

In passato, ma ancora oggi presenti in molte abitazioni, vi era la presenza di un solo vetro. Al doppio vetro con camera d'aria, già da un quinquennio ormai, il mercato propone soluzioni di infisso con triplo vetro. Infatti, a seconda dello spessore dei 3 vetri e della distanza della doppia camera, le finestre hanno raggiunto un grado di trasmittanza pari, se non superiore a quello di un muro, riducendo notevolmente le dispersioni termiche.

Per le pareti infine, si considerano quelle di tompagnature cioè quelle perimetrali dell’edificio. L’attenzione ricade sulle pareti a nord e quelle a sud.

Le prime sono esposte a maggior freddo mentre le seconde sono esposte a maggior surriscaldamento estivo.

Per entrambe si interviene con il cosiddetto "cappotto", cioè l'isolamento è con pannelli sia interni che esterni alle pareti.

 


 

Enrico Mecheri architetto

 

 

Articoli Correlati

 

Che cos'è un Ponte Termico

 

 
Letto 7894 volte Ultima modifica il Martedì, 01 Aprile 2014 12:38
Devi effettuare il login per inviare commenti